MagliaMo' gioca con Giulia e le fiabe animate

Il gioco è una cosa seria!

Dice Ugo Morelli, professore di Psicologia della creatività e dell’innovazione (lo amo già solo per questo! ).

Perchè dice così?

Quando gioco non sto lavorando, non devo rispondere al telefono o scrivere mail…

Quando gioca mio figlio, sta passando il tempo, non è impegnato a far qualcosa di importante…

Il gioco è una cosa seria perché non è solo ed esclusivamente “non lavorare e dedicarsi ad un passatempo”.

Quando noi adulti sperimentiamo nuovi percorsi sul lavoro o nella vita di tutti i giorni, ci stiamo “mettendo in gioco”.
Il conflitto sul lavoro, la differenza di opinioni e la proposta di soluzioni inedite : tutte sperimentazioni del “il gioco è una cosa seria”.

Ma il gioco è una cosa seria soprattutto per i nostri figli.

Quando in età prescolare e scolare si dedicano ad attività che sono solo apparentemente ludiche.
Perché, in realtà, sono preposte ad affinare le loro abilità motorie e cognitive.

E’ attraverso il gioco che è più semplice e diretto anche per i terapeuti – quando interpellati – arrivare a riconoscere certe difficoltà.
E’ attraverso il gioco che i bambini riescono ad affrontare la loro difficoltà e trovare vie d’uscita.

Il gioco è una cosa seria perché ti ricorda (che tu sia un adulto o ancora un bambino) :

– La LEGGEREZZA con cui bisogna affrontare qualsiasi cosa ci capiti davanti
– La CURA che dobbiamo riconoscere nel partecipare ad una determinata attività
– La RILEVANZA del passaggio dal “io so come fare” al “io penso che si possa fare anche così” che ogni attività nota o meno nota ci fa sperimentare

Il gioco è una cosa seria perché ci contrappone, ci fa conoscere, ci fa acquistare o perdere fiducia in qualcuno o qualcosa. Ci rende consapevoli delle nostre capacità ed abilità.

Tutte riflessioni che ho fatto quando ho deciso a tavolino con quali giochi affrontare l’adulto e il bambino che vogliono provarci “sul serio”.

Il CUBO RACCONTA STORIE racconta ciò che tu immagini ispirato da specifiche figure che ti spingono a ragionare, decidere come metterle insieme in un racconto che abbia senso compiuto.
Le FIABE ANIMATE ti consentono di condividere un’esperienza di confronto tra i personaggi che più ami, animati a tuo modo, e l’eventuale compagno di gioco, indispensabile per rendere tutto ancora più inedito e avventuroso.
Il GIOCO DEL TRIS ti mette nella condizione di studiare quale sia il percorso migliore per te, studiare quello che vuole fare l’avversario, provare a bloccare le sue intenzioni per far prevalere le tue.

Il gioco è una cosa seria perché, anzitutto, è RAGIONAMENTO, ricerca di vie alternative.

Poi è, di conseguenza, IMMAGINAZIONE e CREATIVITA’ (per i più abili).

Nulla è stato lasciato al caso quando ho deciso di mettere mano a ciascuno dei progetti che ho citato e che, per i più piccoli, vanno ad affiancarsi ai CUSCI-SOCIAL dedicati ai loro eroi dei fumetti o dei film e cartoni.

 

Con i CUBI imparerai che un pesce può vivere vicino ad una casa in montagna, perché tu gli creerai un laghetto vicino.
Con le FIABE ANIMATE scoprirai che anche la matrigna di Cenerentola può non essere necessariamente cattiva per come si presenta.
Con il GIOCO DEL TRIS imparerai che bastano piccolissime pedine – fatte con cura e precisione – per renderti abile a trovare vie di fuga impensate.
Con i CUSCI SOCIAL, lo sai già, regnerà il buon umore nella tua stanza o ufficio (perché ha il “coraggio” di esporlo in bella vista).

 

E sono sicura che non hai riflettuto su una cosa altrettanto seria!

Tutti loro possono venire con te ovunque andrai, senza pensiero per l’ingombro o la pesantezza (la magia del plastic canvas!)

 

Il valore di un’idea è saperla mettere in pratica.
Il gioco, per me, è una cosa seria!