Quando finirà questo periodo assolutamente eccezionale, come sarò?
All’inizio io ero convinta si trattasse di qualcosa per la quale sarebbe stato sufficiente usare buon senso.
Quando ho realizzato di essere limitata nei movimenti e nelle scelte anche lavorative, ho cominciato a darmi tempo per riflettere.
CONSAPEVOLE che non avrei potuto trovare una soluzione per eliminare timori, tensioni, a volte anche rabbia.
Certa che avrei potuto ricercare in me stessa modalità diverse per affrontare la situazione attuale con la LEGGEREZZA che gli è dovuta.
Cos’è la LEGGEREZZA?
La leggerezza non è superficialità, ma è planare dall’alto sulle cose – Italo Calvino
In parole povere, non dobbiamo ignorare o negare ciò che ci affligge. Semplicemente assumere un comportamento che ci porti a dominare la pesantezza delle cose.
Io ho paura.
Paura che dovremo attendere molto più di altri che il mio compagno riparta con la sua attività di ristoratore. Paura dei costi , inevitabilmente più alti all’inizio, del nostro trasferimento imminente.
Paura che mia figlia perda il filo di quanto siamo riuscite a costruire, fondamentale per il suo più sereno ambientamento in una nuova comunità.
Paura che il mio piano di business possa risentire di questa calma apparente, al pari di altre freelancers e/o artigiane come me.
Ma ho un’arma segreta, che tiro fuori quando accade un imprevisto. E questo periodaccio in cui tutto sembra pietrificato, tanto vuole apparire immobile, è un imprevisto non da poco.
Ho usato la leggerezza che è tipica di chi sfrutta il “pensiero laterale” (se non sai bene cos’è ti consiglio di leggere questo post di Nausica Capriotti, consulente e formatrice per business luminosi) e ascoltando, osservando, leggendo ho trovato come mantenere forte il mio legame con l’esterno.
Ecco cosa sto facendo per coltivare vicinanza a distanza.
1. Cura spirituale
Quella fisica dovrà attendere il mio rientro a Modena. Quella spirituale, per me che ho sempre somatizzato tutto e solo da poco ho imparato a gestire con più leggerezza gli eventi, è invece fondamentale.
Ho scelto di dominare la mia paura di venire meno ai miei obiettivi acquistando una masterclass della mentore che tanto ha contribuito alle riflessioni dell’anno scorso sul mio futuro : Giada Carta.
Giusto due giorni fa ho preso la decisione di acquistare una consulenza dalla magica Manuela Angelini. Io che ho sempre avuto timore dei tarocchi, tramite lei ho assunto un atteggiamento più leggero di osservazione e adesso sento che vorrei che anche loro entrassero nella mia vita per guidarmi verso qualsiasi cosa accadrà.
2. Epurazione totale di chi si paragona a te
Noi creative siamo a volte soggette agli impulsi malevoli di chi non ha pensiero laterale e sfrutta l’unico che possiede per colpire il tuo lavoro o, peggio ancora, la tua sensibilità. Due recenti episodi mi hanno amareggiato, non tanto per le persone che hanno attivato questa emozione, quanto per le parole adoperate.
Quando mi sembrava che tutto il mondo stesse pensando che “ero nefasta” mi sono fermata davanti alla mia pagina di Instagram e ho visto la mia ME
Sorrido sempre, coccolo le mie creazioni, adoro i miei progetti, coltivo relazioni nei direct in cui non lesino risposte e consigli, dico la mia quando sento possa servire.
E’ stato allora che ho detto che bisogna usare leggerezza anche in queste situazioni e mi sono ricordata che io non voglio che mi segua il mondo, ma solo chi rintraccia nelle mie parole, nelle mie emozioni e, quindi, nelle mie creazioni qualcosa che sia in sintonia con il loro essere.
3.Rieducazione alla lettura
Da troppo tempo ripeto che ho perso l’abitudine di leggere dopo aver finito l’Università.
Eppure il profumo delle librerie mi è sempre piaciuto e ci entro spesso.
Così il mio primo concreto OBIETTIVO DA CORONAVIRUS è riprendere a leggere.
Per distrarmi, immergermi in mondi paralleli o passati, formarmi.
E seguirò la tecnica promossa da molte di assegnare al giorno o alla settimana un certo numero di pagine, per prendere prima il ritmo e poi il gusto per continuare.
Ho scelto per iniziare “La rabbia ti fa bella” di Soraya Chemaly, attratta proprio dall’argomento sulla capacità che le donne hanno di “regolare” questo sentimento.
E “Amata scrittura. Laboratorio di analisi, letture, proposte, conversazioni” di Dacia Maraini, perché voglio proprio leggere cosa pensano di questa “grande arma di comunicazione” le persone che l’autrice ha coinvolto con grande leggerezza in questo amorevole discorso sulla scrittura.
4.Formazione
E’ una parola strana quando a pronunciarla è una creativa.
Perché è molto comune credere che basti conoscere la tecnica che si pratica per essere “creative a tutto tondo”.
Una creativa ha la grande responsabilità di COMUNICARE VALORI, non solo attraverso le proprie creazioni, ma anche attraverso le proprie parole, dirette o riportate sui social.
E per questa ragione io alzo la mano e dico che NON SONO NATA IMPARATA.
Ho scelto di approfondire alcuni argomenti che conosco per intuizione personale o per una formazione del tutto diversa, aziendale. E ho acquistato un pacchetto di formazione di Sara Salvarani, Sweet Marketing Manager.
5.Appunti creativi
E’ proprio dalla riflessione sull’importanza delle parole adoperate e dall’osservazione dell’esterno che la mia consapevolezza mi dà, che ho scelto di parlare “con leggerezza” di CREATIVITA’ ,insieme ad una collega, Anna Esposito di Nearteneparte , in appuntamenti settimanali in diretta su Instagram.
CHIACCHIERE IN PUNTA DI AGO punta a diventare una rubrica in cui noi due oltre alle nostre opinioni possiamo confrontarci con le opinioni di altre creative o di chi ci segue e ha un suo parere su un determinato argomento “creativo”.
E’ uno dei modi che noi, entusiaste per natura, abbiamo scelto per per coltivare VICINANZA pur rimanendo nelle nostre case.
6.Progetti
E, infine, sto riflettendo su quali progetti che erano pronti per te per esserti mostrati dal vivo possano esserti riproposti anche a distanza.
Perché la mia leggerezza possa risvegliare o arricchire la tua.
E’ così che mi sono prefissa di portare rispetto a me stessa e alle persone che, come te, mi seguono.
Rimanendo fedele ai miei principi e trovando nuove modalità per coltivare la NOSTRA relazione.
Facendo in modo che non smetta di fare quello che mi riesce bene : #volodaferma.
Facendo in modo che tu non dubiti mai delle mie parole e intenzioni.
Dopo questo periodo assolutamente eccezionale, io sarò “normalmente me stessa”.

Ciao sono Monica, in arte MagliaMo’.
Con le mie creazioni e i miei tutorial ti aiuto a ritrovare la tua anima più autentica ed esaltare il tuo punto G, la personalità.
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