Magliamo' scrive sul quaderno dell'abbondanza

Sai cos’è il quaderno dell’abbondanza? O che valore potrebbe avere per te tenerlo?

Cominciamo dall’inizio.

Per quaderno dell’abbondanza si intende un quaderno solitamente precompilato, in cui sono raccolti esercizi e tecniche volti a farti sperimentare la tua consapevolezza, darti motivazione e accrescere l’ottimismo con l’obiettivo di aumentare la tua dose già innata di creatività.

In poche parole, chi l’ha compilato e pubblicato ha pensato innanzitutto a farti sorridere, gioire, così da non perdere di vista i tuoi obiettivi.

Io non ho mai avuto un quaderno dell’abbondanza.
Ma da ieri ho scoperto come potermi creare quello che più si adatta a me, capace di darmi carica quando sto per mettermi a progettare.

Una cara amica, nonché mia mentore in un progetto al quale tengo moltissimo, Nausica Capriotti, mi ha raccontato il modello di abbondanza che ha sentito più suo, fatto di numeri “alla rovescia”

Gli investimenti per la propria crescita non sono solo mere uscite di denaro, ma sono entrate, trascritti pari pari in mezzo agli altri profitti

Il tutto all’interno di – che te lo dico a fare! – la midori che creai appositamente per lei lo scorso Dicembre , qui ritratta da lei stessa in una recente foto apparsa sui suoi canali social

Stamattina mi sono alzata con questo pensiero.

Quando creo vengo spesso ispirata da avvenimenti esterni alla mia stanza, casa o città, che tento di riportare dentro anche ad un piccolo manufatto come fonte di moto interiore.

Parto da una riflessione “grande” e arrivo a quella a me più vicina.

Racconto storie in cui trovo similitudini al mio modo di pensare, di espormi alla vita.

Ma anche motivi di disaccordo, che ritengo, al pari degli investimenti di Nausica, motivo di abbondanza nel momento in cui generano le mie riflessioni e ispirano nuovi progetti.

 

Ti faccio 4 esempi che ho deciso di fissare in questo post e che sono anche i primi 4 spunti dell’abbondanza con i quali ho inaugurato il mio quaderno personale.

 

C’è una frase di Anna Frank, di cui il 4 agosto ricorreva il memoriale, che mi sento cadere addosso come fosse un cappotto

Continuo a tenermi stretti i miei sogni, perché nonostante tutto credo ancora nell’intima bontà dell’uomo

Ovviamente le emozioni di Anna, deportata e uccisa in un campo di concentramento, non sono le mie in senso stretto.
Ma quella frase esprime a pieno la sensazione che ho quando mi rivolgo al mio pubblico, alle persone che sento possano comprendere il mio modo di “creare storie”.

Mi sono ricordata in un attimo dell’atteggiamento sgradevole che in fiera molte persone hanno di prendere in mano un oggetto esposto e trattarlo alla peggior maniera pur di togliersi il dubbio su cosa ci sia dentro o come sia fatto, per poi ripoggiarlo a caso, sopra qualcos’altro.

Mi sono ricordata di quelle persone che non cercano emozioni, ma meri strumenti di lavoro per raggiungere obiettivi che non sono di mio interesse.

Mi sono ricordata di quelle persone che acquistano kit altrui e poi mi contattano per la prima volta non per sentire perché ho creato quella borsa e non quell’altra, ma per aiutarle a decifrare il kit altrui, temendo di dover ammettere con la persona diretta interessata che non trovano chiaro ciò che hanno acquistato e potrebbero perdere l’opportunità di acquistarne altri.

Mi sono ricordata che ho un’anima e la metto dentro ai miei manufatti, ai miei kit o tutorial e la voglio più che mai oggi condividere solo con chi legge le mie stesse “storie”, chi viaggia alla ricerca di parole semplici ma profonde, pensieri veri e attimi vissuti. Quei pensieri che ti danno una coccola mentre ti vengono raccontati.

 

Quest’era dei podcast è il secondo motivo di abbondanza.

Dopo i video che comunque – soprattutto nel mio settore – rimangono uno strumento valido e insostituibile per relazionarsi faccia a faccia con i propri followers, arrivano le registrazioni vocali, che hanno il gusto di un’intervista o di un racconto, al pari di come sentissi qualcuno in onda in radio.

Sono ancora un po’ ignorante di questo strumento per poter dire quanto sia forte. Ma di certo posso dire che è il miglior approccio per

✘ Chi non ha la capacità o volontà di superare la propria timidezza mettendoci la faccia
✘ Chi ha capito che può utilizzare questo espediente per arrivare alle tue orecchie anche mentre guidi, se il proprio contenuto è davvero interessante

Come un podcast può essere esempio di abbondanza per me?

Perché i miei manufatti in fondo non parlano, ma fanno parlare me per loro e tu li scegli perché mi hai ascoltato e hai riflettuto su quella storia.
I tutorial, addirittura, parleranno solo quando li avrai eseguiti, dando loro il tuo tocco personale.

La similitudine con il podcast la vedo molto forte.
Io nasco timida e introversa e la creatività mi ha aiutato a tirar fuori tante cose che tenevo dentro.
La vita, poi, in questi ultimi anni, mi ha insegnato a mandar fuori ciò che sento senza tanti timori, senza ovviamente ledere all’integrità altrui.

 

Momento di attualità da gossip (terzo motivo di abbondanza).

L’episodio di Chiara Ferragni agli Uffizi ha scatenato accese discussioni sui social e in altri media, veicolando in un modo o nell’altro l’opinione pubblica.

Perché è sinonimo di abbondanza?

Perché la gente che segue Chiara in superficie non è la stessa che segue Chiara in profondità. Perché della stessa persona o dello stesso oggetto possiamo essere attratti o per ciò che vediamo o per ciò che scopriamo se ci fermiamo ad analizzare cosa c’è dietro o dentro.

Perché Chiara non può essere testimonial per gli Uffizi (perché quello, in realtà, faceva a favore delle risorse esigue di cui purtroppo beneficia la conservazione dei beni culturali in Italia) portando al Museo milioni di giovani, forse invasate per lei ma, proprio per poter scrivere un commento a lei, “costrette” ad acculturarsi un po’ e magari l’occasione fa rendere conto loro che gli piace anche?

E perché invece può piacerti acquistare (e non mi sfidare perché di esempi ne ho quanti ne vuoi sulla punta della lingua!) materiale creativo da persone che si palesano davanti al video facendo moine e urletti vari, masticando un italiano poco comprensibile o termini stranieri pronunciati in modo maccheronico o, alla peggio, usano espressioni molto colorite per corrispondere a chi ha espresso un parere contrario al loro?
Perché in fondo guardi all’utilità personale, quella pratica, e non a quella che ti scalda il cuore.

Proviamo a riportare accanto al termine “bellezza” altre parole come “purezza del cuore”, “emozione”, “interiorità”.

 

Infine, parliamo di cultura, quella dei banchi di scuola.

E’ vero, la ministra Azzolina sta forse sprecando soldi per finanziare aziende che senza il COVID non avrebbero avuto così tanto esito con questi banchi “dello spazio” (semmai tutte le scuole li adotteranno).

Ma siamo tutti concentrati lì e non nel cuore della scuola : il valore del corpo insegnanti.

Il valore della comunicazione è in mano loro per minimo 20 max 40 ore settimanali, a partire dai più giovani alunni, ed è lì che dovremmo assicurarci che ciò che diranno ai nostri figli sia consono al loro ruolo e al raggiungimento del loro obiettivo.

Che la ministra Azzolina possa spendere i soldi per assumere più insegnanti ok (è una richiesta annosa come in altre categorie e rimarrà sempre gestita alla meno peggio, ahimè!), ma vogliamo accertarci che quelli che ci sono siano davvero all’altezza, che siano corretti, precisi, consapevoli di quello che dicono, dove e quando lo fanno?

Io non posso accettare , ad esempio, che delle insegnanti esprimano il loro parere sul proprio Dirigente davanti ai bambini, influenzandone inevitabilmente il modo di pensare e, di conseguenza, quello dei genitori.

Consapevolezza, leggerezza, verità sono tutte riportate, a volte anche in modo ironico, nei mille volti dei miei gufi, il cui sguardo o atteggiamento è inequivocabile in tal senso.

C’è bisogno davvero di leggere tra le righe ciò che la superficie non ti dirà mai!

E se poi si riesce ad includere pensieri grandi in creazioni piccole e, per effetto contrario, fare sì che le creazioni piccole ti portino a pensare alle cose grandi….

….potresti sentirti – a mettere tutto insieme quello che ti ho descritto finora – come Chiara Ferragni che, consapevole della bontà d’animo altrui, rilascia un’intervista in podcast in cui annuncia che porterà la scolaresca a visitare gli Uffizi per parlare per una volta di cose serie sorridendo!

Coltivala questa abbondanza, scegli tu da dove e come, ma fallo!

Scoprirai i benefici